Non posso non condividere le belle parole
espresse dai miei “concittadini per un mese ” .
L’agosto grecese sa entusiasmare , emozionare
chi si conosce da sempre e si rincontra e si riabbraccia puntualmente dopo un
anno di “esilio ” , ma sa anche accogliere ed integrare chi, per la prima volta
, si arrampica sulle rampe che portano al nostro bel paesino e, dopo giornate
(e nottate) di baldoria , divertimento, relax condivisi con i ragazzi del posto,
non ne vuol più sapere di abbandonarlo e riscendere per ritornare alla normale
routine.
Insomma trascorrere qualche giorno di
vacanza a Greci non è affatto un ripiego di vacanza low-cost, ma una piacevole
sorpresa per rigenerare l’animo e la mente….per la cura del corpo meglio
sorvolare: una leggenda metropolitana narra che a Greci non esistono bilance
per cui “hanni e pinni” (mangiate e bevete) e a settembre se ne pensa per farsi
venire gli scrupoli.
Anche il divertimento può essere
low-cost se ognuno dei giovani
del paese mettesse in campo le proprie passioni e competenze al servizio dei
grecesi.
Mi auguro che i prossimi agosto possano essere ancora più variegati come proposte rispetto a quello (a mio parere ottimo) già trascorso
, coinvolgendo nell’organizzazione di giochi ed eventi sempre più gente per riempire le giornate.
Per quanto mi concerne, il mio
piccolo contributo alla causa l’ho dato e posso ritenermi soddisfatto
dell’esito della famigerata (per dirla alla Fantozzi) “ Caccia al tesoro ” che è inaspettatamente diventata un cult delle
ultime estati.
La massiccia partecipazione di
quest’anno (circa 80 concorrenti fra grecesi e turisti suddivisi in 8 squadre )
ha stupito anche noi organizzatori, diventati esperti di toponomastica ai
livelli di un tecnico comunale, che ormai abbiamo esaurito i vicoli, i portali
antichi (quest’anno il tesoro è stato nascosto all’interno di un portale su cui
era raffigurato il volto dell’eroe albanese Skanderberg), le fontane e altri posti più reconditi del nostro
affascinante katundi ricco di verde e di storia in cui nascondere gli indizi.
Ma passo alla presentazione dei 4
“folli”ideatori delle cacce al tesoro grecesi, accomunati dalla caratteristica
fondamentale di essere un po’ bastardi
dentro , condizione necessaria per poter entrare in questa cerchia:
1-
Mario:
semplicemente “l’Archi” , la memoria storica del gruppo , noto per le sue
cartine mute , i suoi indizi in arbereshe, le sue leggende sconosciute “ai pivellini under 30” che spiazzano anche i ragazzi autoctoni .
2-
Carmelo:
straniero d’adozione , faccia da bravo ragazzo che promette ai concorrenti
terrorizzati prima dell’inizio delle ostilità quiz facili, ma puntualmente … disattende
le loro attese, inserendo qualche prova simpatica (come la “corsa coi sAcchi “ diventata,
come ogni notizia che rimbalza da un
orecchio ad un altro distorcendosi, “corsa
coi sEcchi “ nell’interpretazione di qualche squadra che ha provato a origliare
quelle che la precedevano) alla quale fa seguito una “prova mazzata” , come da
manuale di ogni buon bastardo dentro .
3-
Peppe
“Linux detto anche l’Alieno”con le sue
crittografie o il mitico bastone persiano.
Già
in Italia è abbastanza nota l’ostilità verso le materie scientifiche ed affini;
lui non contento si diverte a inserire quiz ostrogoti per i comuni mortali, vere
dighe verso il raggiungimento del tesoro.
4- Infine Carlo, chi vi scrive, oriundo dall’ “alto spirito di osservazione”: ogni piccolo particolare su una finestra, un portale , ogni dicitura storica o altra piccola informazione (meglio e sorattutto se su luoghi poco frequentati dell’ampio territorio grecese...ihih) può diventare oggetto di indizio a partire dal quale costruire , un rebus, un gioco di logica , una navigazione con GPS .
Sono
ormai anni che la caccia si svolge fra prove di cultura e goliardia , arricchendo (si spera) anche un po’ le
conoscenze storico - geografiche dei partecipanti fra scorribande lungo i
vicoli, sfilate in carriola, pedinamenti ad altre squadre, picconate in vecchi
dirupi e soprattutto gli arcinoti linciaggi verbali rivolti dai concorrenti all’organizzazione
alla ricerca di aiuti (pare che il
parroco , per eccesso di casistica fra la popolazione giovanile di Greci, abbia
deciso di condonare il peccato di imprecazione verso i 4 organizzatori con un
pacchetto all-inclusive di preghiere che
consegna a prescindere all’inizio di ogni Confessione…).
Scherzi
a parte, quest’anno siamo rimasti davvero soddisfatti dal clima gioviale e
sportivo che ha pervaso le 5 ore di caccia al tesoro.
Purtroppo
i riflettori si spengono il 26 agosto e bisogna scendere dalla giostra…
Concludo semplicemente con una citazione tanto
in voga quest’anno sulle t-shirt di tanti grecesi: “I love katundi”.